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LA BIA o BIOIMPEDENZA detta BIOIMPEDENZIOMETRIA PER LE VALUTAZIONI DELLO STATO DI SALUTE

Aggiornamento: 10 set 2021

MEDICO - ESTETICO -SPORTIVO

(BIA) è un esame di tipo bioelettrico, a basso costo, rapido e non invasivo, utile per conoscere la composizione corporea di un soggetto e per valutarne lo stato nutrizionale.

È una tecnica a modello tricompartimentale in quanto individua la (1) MASSA GRASSA CORPOREA (FM) e la massa non grassa corporea (FFM), suddivisa in (2) MASSA CORPOREA EXTRACELLULARE (ECM) e (3) TESSUTO METABOLICAMENTE ATTIVO (ATM) O MASSA CORPOREA CELLULARE (BCM).


IN AMBITO MEDICO


Nell’invecchiamento si assiste ad una progressiva perdita di massa muscolare, con riduzione delle cellule metabolicamente attive (ATM), ad una riduzione dell’acqua


corporea totale (TBW), in particolare di quella intracellulare (ICW), e ad un aumento della massa grassa (FM), soprattutto a localizzazione addominale o comunque nella parte superiore del corpo. Con l’aumentare dell’età si ha anche una perdita di massa ossea, fino ad arrivare, soprattutto nelle donne, all’osteopenia ed osteoporosi. Conoscere la composizione corporea consente di correggere lo stile di vita e l’alimentazione in modo da rallentare il più possibile tali processi e mantenersi in buona salute il più a lungo possibile.

Le applicazioni della BIA riguardano anche diversi ambiti medici, in quanto in alcune patologie si possono avere alterazioni importanti della massa cellulare (ATM) e dei fluidi corporei intra ed extracellulari (ICW ed ECW), che incidono in maniera rilevante sul decorso di esse; il monitoraggio della composizione corporea risulta quindi essere di vitale importanza per poter intraprendere un corretto trattamento con il minimo rischio per il paziente.


CONTRO GLI INESTETISMI




Nel settore dell’estetica, la B.I.A. consente di evidenziare l’eventuale stato di ritenzione idrica (eccesso di ECW) e programmare interventi mirati per correggerlo.


PERCHÉ È IMPORTANTE VALUTARE LA COMPOSIZIONE CORPOREA?


Un aspetto prioritario, per chi vuole stare in salute, anche se normopeso, per chi vuole recuperare un sano peso forma o migliorare la performance sportiva è quello di conoscere la propria composizione corporea. Il peso indicato dalla bilancia non ci fornisce informazioni sulla quantità di massa grassa e massa muscolare che abbiamo, né ci indica se siamo ben idratati o se per contro siamo in una condizione di disidratazione o ritenzione idrica; la bioimpedenziometria, invece, ci dà informazioni su tutti questi aspetti.


QUALI INFORMAZIONI SI OTTENGONO DALL’ESAME IMPEDENZIOMETRICO?


L’analisi della composizione corporea completa l’indicazione fornita dalla bilancia e dalle circonferenze corporee. Attraverso l’interpretazione dei dati forniti dal BIA Test e l’utilizzo di specifici algoritmi è possibile stimare i diversi compartimenti corporei, che possono subire variazioni importanti durante le diverse fasi della vita, durante un percorso di dimagrimento o un programma di allenamento sportivo ma anche durante alcune patologie:

  1. Acqua totale (TBW, Total Body Water). Costituisce circa il 60% del peso corporeo di un uomo adulto (valore maggiore nei bambini e minore nelle donne e negli obesi, per il maggior contenuto di adipe). La TBW è suddivisa in due compartimenti:

  • Acqua Intracellulare (ICW). Contenuta all’interno della cellula.

  • Acqua Extracellulare (ECW). Rappresenta il volume del fluido che si trova all’esterno delle cellule (plasma, linfa, saliva, compartimenti liquidi dell’occhio, succhi digestivi, sudore, liquido cefalorachidiano e fluidi del comparto extracellulare).

  1. Massa magra (FFM, Free Fat Mass). Costituita da muscoli, ossa, minerali ed altri tessuti non grassi. Contiene approssimativamente il 73% di acqua, il 20% di proteine, 7% di minerali. Essa è suddivisa in Massa Tissutale Attiva ATM e Massa Extracellulare ECM.

  • Massa Tissutale Attiva (ATM) o Massa Cellulare (BMC). Costituisce il tessuto metabolicamente attivo del corpo (organi, muscoli, cellule del sangue).

  • Massa Extracellulare (ECM). È costituita dai fluidi e dai tessuti corporei che si trovano all’esterno delle cellule.

  1. Massa grassa (FM, Fat Mass). È costituita dai tessuti adiposi esterni, spesso identificati come grasso sottocutaneo e dai tessuti adiposi interni, identificati come grasso viscerale.


NELLA PRATICA NUTRIZIONALE E DEL DIMAGRIMENTO



Prima di intraprendere qualsiasi terapia dietetica o programma di attività fisica è fondamentale eseguire un’analisi della composizione corporea dettagliata per stimare lo stato fisico, il grado di sovrappeso o obesità, lo stato nutrizionale, lo stato di idratazione, il metabolismo basale e il relativo dispendio energetico.


Quando un soggetto perde peso, cosa perde?


La bioimpedenziometria (B.I.A) è in grado di fornire una risposta a questa domanda, consentendoci di avere informazioni su quanto è adeguato il regime nutrizionale che la persona segue e quanto è idonea l’attività fisica che svolge.

La bilancia e l’indice di massa corporea (BMI, body mass index) consentono solo una stima indiretta e genericadell’adiposità totale e non sono in grado dirci se si sta perdendo massa grassa, acqua o massa muscolare.

Perché a volte non si riesce a perdere peso nonostante la dieta?

Spesso un programma nutrizionale viene abbandonato o sostituito a causa di un mancato calo di peso. Un calo ponderale però non è sempre sinonimo di una diminuzione di grasso, soprattutto se si verifica in poco tempo: con un’alimentazione incontrollata, troppo restrittiva e non equilibrata, si rischia di perdere solo acqua e massa cellulare! D’altro canto, spesso la carenza di massa muscolare rallenta ed ostacola la perdita di peso, quindi l’attività fisica, mirata, diventa necessaria per raggiungere gli obiettivi prefissati! È importante quindi fare in modo che la perdita di peso non sia a carico della Massa Tissutale Attiva (ATM) ma esclusivamente a carico della Massa Grassa (FM), per non compromettere lo stato nutrizionale ed evitare che l’organismo, come difesa, recuperi in breve tempo il peso perso a causa di un abbassamento del metabolismo basale (ricordiamo che è la massa cellulare quella che consuma energia!).


IN AMBITO SPORTIVO



Le misurazioni bioimpedenziometriche, sia negli sport di potenza che sport di resistenza, sono fondamentali per:


  • programmazione di un corretto allenamento (isotonico o aerobico): migliore scelta dei carichi di lavoro e tempi di recupero;

  • programmazione nutrizionale;

  • controllo dello stato di idratazione (fondamentale per ottimizzare la performance sportiva).

Per uno sportivo è molto importante controllare la Massa Cellulare Attiva (ATM), detta più comunemente Massa Muscolare, per evitare una sua diminuzione che si può avere in caso di overtraining, cioè di allenamento troppo intenso o troppo prolungato, o di un regime alimentare inadatto al tipo di lavoro fisico svolto.

Il BIA test consente di valutare un altro parametro importantissimo nello sport, soprattutto in quello di resistenza (sport di endurance): lo stato di idratazione. Una leggera disidratazione, con una diminuzione del 4-5% dell’acqua extracellulare (ECW), può provocare considerevoli cali della performance sportiva, arrivando fino al 20-30% in meno di efficienza fisica.

Se le cellule muscolari non hanno sufficiente idratazione, l’acqua viene sottratta al sangue, provocando un abbassamento della pressione arteriosa ed un aumento dello stress cardiaco, oltre che uno stato di stanchezza che incide sulla performance sportiva.

Quando lo stato di idratazione extracellulare pre-gara o pre-allenamento è ottimale (circa 45%) esiste un rischio minore di disidratazione, di eventi traumatici muscolari e una maggiore velocità di recupero delle condizioni fisiche ottimali. È chiaro, pertanto, che la principale integrazione di cui hanno bisogno gli atleti è quella idrica e ciò vale tanto per gli sportivi professionisti che per quelli amatoriali.

Attraverso l’esame bioimpedenziometrico, si può conoscere la composizione corporea dello sportivo ed agire per mantenere un corretto stato di idratazione (ECW 40-50%) e una ATM del 40-50%, allo scopo di migliorare le sue condizioni generali e le performance atletiche. Si riesce in tal modo a calibrare l’allenamento e l’alimentazione per portare l’atleta in condizioni ideali (rapporto tra ECM e ATM prossimo a 1).


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